Città fantasma nel mondo

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paeseCatastrofi, guerre e devastazioni, talvolta un’inspiegabile svolta negli eventi storici: borghi e paesi abbandonati sono una geografia della memoria quando la memoria si dissolve nel tempo.

Scopriamo alcune delle città fantasma

Craco, Italia

cracoAi fondatori di Craco la posizione del villaggio dovette sembrare felice, arroccata com’era in cima un rilievo argilloso facilmente difendibile e al riparo dalla malaria che imperversava nelle pianure. Con il passare dei secoli, però, il terreno si rivelò sempre più soggetto a erosione, tanto che negli anni ’80 Craco era ormai abbandonata: le frane sembravano inarrestabili, e il terremoto nella vicina Irpinia scoraggiò anche i più determinati. Oggi Craco si presenta con le sue case addossate una sull’altra, ai piedi di un torrione che domina l’abitato e la campagna intorno, solcata dai calanchi. Il percorso guidato conduce su per le stradine e le scalinate, tra le abitazioni abbandonate e i palazzi vuoti, affascinante e un po’ sinistro. E se il paese vi sembrasse curiosamente familiare, con ogni probabilità l’avrete visto al cinema: ha infatti ospitato il set di alcuni film di successo, da Cristo si è fermato a Eboli a La passione di Cristo e Basilicata Coast to Coast.

Real de Catorce, Messico

messicoIl termine ‘energia’, in senso spirituale, si usa spesso quando ci si riferisce all’affascinante villaggio diReal de Catorce. Un’arida, compatta e attiva città fantasma ad alta quota che fino agli inizi del secolo scorso era una ricca città mineraria (argento). Le ragioni per cui Real divenne una città fantasma nell’arco di tre decenni restano un mistero: non molto tempo fa le sue vie si presentavano  deserte, fiancheggiate da edifici fatiscenti e con la zecca ridotta a un rudere. Da allora Real ha conosciuto una leggera ripresa; grazie all’arrivo di capitali stranieri in città si sono aperti esercizi commerciali e alberghi eleganti. Forse non sarà più la città fantasma di un tempo, ma il vento fa ancora scricchiolare le porte, le polverose vie lastricate si interrompono bruscamente e molti edifici giacciono abbandonati e in rovina. Se decidete di visitare questa “città magica”, vi troverete in compagnia dei pellegrini devoti a San Francesco d’Assisi diretti al santuario locale e ai seguaci di culture alternative in cerca del “cibo degli dei”, il peyote che ogni tanto cresce nella zona.

Dhanushkodi, India

indiaIl promontorio che si estende per 22 km a sud-est di Rameswaram si restringe nella parte centrale fino a diventare una sottile lingua di dune di sabbia. Vicino alla sua estremità sorge la città fantasma di Dhanushkodi. Nel 1964, questo fiorente porto fu completamente cancellato dalle ondate di marea provocate da un devastante ciclone. Oggi, le rovine della stazione ferroviaria, della chiesa, dell’ufficio postale e di altri edifici convivono tra le poche baracche di pescatori, mentre pi a est si possono ancora vedere l’Adam’s Bridge, una catena di barriere coralline, banchi di sabbia e isolotti che quasi collegano l’India con lo Sri Lanka. Per molti, Dhanushkodi costituisce la meta di un lungo pellegrinaggio. Andateci all’alba, quando si riveste di un’atmosfera magica e i pellegrini recitano lepuje.

Belchite, Spagna

spagnaNel 1936 la Spagna entrò nel vortice di una terribile guerra civile che vide scontrarsi repubblicani da una parte e nazionalisti franchisti dall’altra. Belchite, nella comunità autonoma dell’Aragona, fu uno dei più sanguinosi campi di battaglia di quel conflitto. Qui le truppe di Franco non vinsero ma opposero una tenace resistenza che consentì loro di frenare l’avanzata nemica verso Saragozza. Successivamente alla sua distruzione, la città venne insignita dal dittatore della più alta onorificenza militare spagnola, la Cruz Laureada de San Fernando, ma non fu mai rasa al suolo né tantomeno ricostruita. Divenne un monito perenne alla memoria di quie terribili eventi. Oggi le pareti fatiscenti delle case ancora in piedi, i ruderi dei monasteri e il campanile della chiesa imasto miracolosamente intatto tra le macerie sono diventati meta molto popolare tra i visitatori. Belchite è diventata infatti una delle più celebri ghost town d’Europa e visitarla può rivelarsi un’esperienza davvero coinvolgente.

Kolmanskop, Namibia

ttQuando durante il periodo coloniale europeo in questa zona si trovarono dei diamanti, molti minatori vi si stabilirono costruendo questa cittadina in stile architettonico tedesco come quartier generale della Consolidated Diamont Mines (CDM). Non mancava nulla: ospedale, sala da ballo, scuola, teatro, casinò, bowling e la ferrovia per Lüderitz. Ciononostante, Kolmanskop si spopolò per il crollo delle vendite dei diamanti dopo la prima guerra mondiale e la scoperta di giacimenti più ricchi a Oranjemund. Nel 1956 la città era completamente abbandonata alla mercé delle sabbie del deserto. Oggi è stata parzialmente recuperata come attrattiva turistica e la vista degli edifici in rovina invasi dalle dune è troppo surreale per essere descritta. In presenza di molti turisti conviene evitare la parte organizzata della visita e girovagare invece da sé assaporando l’atmosfera della città abbandonata, magari la mattina quando una nebbiolina sottile si alza dal mare avvolgendo in modo spettrale Kolmaskop.

Bodie, California

californiaÈ una delle cittadine fantasma del West più autentiche e meglio conservate, dove si ha la forte impressione di fare un salto indietro nel tempo all’epoca della corsa all’oro del XIX secolo. Tra il 1870 e il 1890 dalle colline intorno a Bodie furono estratti oro e argento per un valore di circa 35 milioni di dollari, ma quando si verificò un calo di produzione, scese anche il numero di abitanti e tutti e 10.000 abbandonarono infine a se stessa la città. Circa 200 edifici rovinati dalle intemperie resistono immobili allo scorrere del tempo nella fredda e aspra vallata battuta dai venti, con cumuli di detriti. Sbirciando attentamente attraverso le finestre impolverate, vedrete negozi ben forniti di merce, case ammobiliate, una scuola con banchi e libri, e botteghe colme di attrezzi da lavoro. Anche la prigione è ancora in piedi, così come lo sono la caserma dei vigili del fuoco, alcune chiese, il caveau di una banca e molti altri edifici.

 

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