“Wild and free”, selvaggi e liberi. Così Niki Boon descrive su Instagram i suoi quattro bambini. Che sono cresciuti nella natura sotto il cielo della Nuova Zelanda, lontani dalla tecnologia. Niente videogiochi, cartoni animati, tablet. Da mamma, dice che così i suoi figli vivono meglio e più sereni. Da fotografa, ha scelto di ritrarli in ogni aspetto della loro vita a contatto con gli animali e con la terra. Ne è nato un progetto, “Childhood in the Raw”, che ha fatto il giro del mondo.
Prima di dedicarsi alla fotografia, Niki lavorava come fisioterapista pediatrica. Cresciuta in una fattoria neozelandese, ha scelto di replicare lo stesso stile di vita all’aria aperta per i propri figli. Uova di gallina fresche, stivali di gomma, mani sporche di fango e terra, tuta da ginnastica e bambole di pezza compongono il mosaico della loro vita, ritratta nelle sfumature del bianco e del nero.
Il suo progetto è un’ode alla creatività dei giochi infantili, quando senza tv o dispositivi tecnologici i bambini si spingono a inventare nuovi modi per divertirsi. Uno stile di vita anticonvenzionale che – garantisce la mamma – li rende felici e uniti, tra loro e alla terra.
Una foto pubblicata da Niki Boon (@nikiboonphoto) in data:
Oltre che all’importanza del contatto con la natura, gli scatti della fotografa neozelandese sono, scrive sul suo sito, “un modo di ricordare la bellezza e l’importanza delle piccole cose quotidiane“. Che, private di un contorno rumoroso come potrebbe essere quello cittadino, risaltano al meglio. Ecco, nella gallery, una selezione di immagini. Sulla pagina Fb ufficiale se ne possono trovare altri.
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