Ad essere arrestato stavolta è stato l’ideatore della famosissima pagina su Facebook contro lo stupro ”Cartellopoli”, condannato a 9 mesi di carcere per i post pubblicati dai suoi amici e affiliati.
Ancora una volta non si è trattata di responsabilità diretta ma dell’azione di altre persone, come è già avvenuto negli scorsi giorni per i casi di Writersdream.org e ADUC. Come racconta Alessandro Longo su La Repubblica, il Tribunale di Roma ha riconosciuto il 34enne Massimiliano T. responsabile di “istigazione a delinquere e apologia di reato“.
Insomma, state molto attenti e abbiate paura a pubblicare parole che istigano a fare reati o invitare qualcuno a farlo al vostro posto; Facebook non è un gioco.
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