L’EBOLA SARA’ PRESTO TRA NOI! ECCO CHE LE 10 COSE…CHE IN TV NON DICONO!

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Ebola cose da sapere

Stasera guardavo il TG…ad un tratto una notizia flash: NUOVO CASO DI EBOLA IN SPAGNA. Così? All’improvviso? La TV tiene ad informarci che si stanno riscontrando nuovi casi di diffusione in Europa ma…cos’è vero e cosa non lo è? Che cos’è in realtà l’Ebola? Perchè esiste? Beh, ci sono risposte che non ci daranno mai ma, fortunatamente, c’è chi cerca sempre di andare più a fondo e condividere quante più informazioni, ed è forse proprio questa la vera forza del web.

Di seguito vi riportiamo le 10 cose che dovreste sapere sull’Ebola ma che, magicamente, in TV non dicono. Dedicate un pò di attenzione alle prossime cose che leggerete e aiutateci a diffonderle. Buona lettura!

1) L’ebola ha iniziato a diffondersi in Africa occidentale lo scorso anno:

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha iniziato a fare rapporti sull’epidemia in marzo e le stime iniziali indicavano che l’ebola era scoppiata all’inizio del 2014. Ma indagini successive fanno risalire lo scoppio ad un periodo precedente, quando un bambino di due anni è morto in Guinea il 6 dicembre 2013. Gli inquirenti credono che un impiegato del servizio sanitario sia stato contagiato e abbia portato la malattia in altre parti del Paese. A fine marzo il morbo è stato diagnosticato a 49 persone, 29 delle quali sono morte. Dal 1 luglio la malattia si era diffusa anche in Liberia e Sierra Leone.

2) L’epidemia ha provocato già almeno 467 vittime

Le cifre esatte variano, ma una cosa è chiara: il bilancio dei morti sale. Tenendo in considerazione tutte le morti confermate, quelle probabili e quelle sospette, il bilancio è salito da 330 persone a fine giugno a 467 ad inizio luglio.

3) La malattia è letale e uccide la maggior parte delle persone che la contraggono

A marzo, il 59% delle persone a cui è stata diagnosticata l’ebola erano morte. E’ un numero questo che potrebbe salire ancora, infatti secondo l’OMS il morbo ha un tasso di mortalità che può arrivare al 90%. Ci sono quattro tipi d’ebola, tre dei quali sono stati riscontrati in Africa.

4) E’ la più grande epidemia di ebola della storia

L’ebola è una malattia relativamente nuova. E’ stata individuata per la prima volta nel 1976 nel fiume Ebola, che si trova nell’allora Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo). Il primo paziente è stato un uomo che si credeva avesse la malaria. Gli scienziati quando si sono accorti che si trattava di una nuova malattia l’hanno nominata Ebola per il fiume che si trovava nelle vicinanze. Ci sono state diverse epidemie negli ultimi anni, ma nessuna ha prodotto tanti morti come questa.

5) Non c’è vaccino

Ora come ora per l’ebola non c’è alcun vaccino, sebbene l’OMS abbia riportato che al momento se ne stiano testando vari. Quando è stato somministrato alle scimmie, uno di questi è sembrato promettente.

6) L’ebola è una malattia brutale

Può causare nausea e sanguinamento dai tutti i pori. I primi sintomi sono un attacco improvviso di febbre, debolezza, vomito, diarrea e altre cose. Con il progredire della malattia possono essere causate crisi renali e del fegato. l’ebola può anche causare sanguinamento dagli occhi, orecchie, naso, bocca e retto. E può portare a gonfiore a gonfiore agli occhi e ai genitali, tra le altre cose.

7) La malattia si diffonde attraverso i fluidi del corpo

Si può diffondere sia da animali a uomini che da uomini ad animali. La maggior parte dei fluidi del corpo – sangue, muco, sperma, saliva – possono propagare il virus. Per il modo in cui la malattia, gli operatori sanitari sono tra chi è più a rischio.

8) E’ probabile che l’ebola arrivi dai pipistrelli

Si pensa che il virus sia arrivato dagli Pteropodidi, una famiglia di pipistrelli, l’unica del sottordine dei Megachirotteri, sebbene ultimamente gli scienziati non siano completamente sicuri sulla sua origine. Il “pipistrello della frutta”, come viene chiamato lo Pteropodide, è un alimento diffuso in Guinea e a marzo il governo ha bandito la zuppa di pipistrello per cercare di contrastare la diffusione della malattia.

9) Gli esperti credono che l’epidemia sarà ristretta all’Africa occidentale

L’esperto Kamran Khan il mese scorso ha detto a NPR che è improbabile che l’ebola si diffonda in altri continenti

10) I funzionari di ONU e OMS dicono che si deve fare di più per contrastare il virus

Questa settimana l’ONU ha definito l’epeidemia una “crisi regionale” che necessita di misure drastiche. Medici Senza Frontiere la ha definita un “epidemia fuori controllo” che sta gravando sulle sue risorse. A causa del deteriorarsi della situazione, i leader di Guinea, Liberia e delle nazioni confinanti si sono incontrati ieri e oggi.

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