”I primogeniti sono più intelligenti. Il quoziente intellettivo si riduce in ogni nuovo nato”

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Fratelli maggiori

“SONO più intelligente di te”. Frasi che, quasi per scherzo o magari litigando, ci si scambia tra fratelli e sorelle. Una ricerca dell’Università di Leipzig, in Germania, sostiene che sono i maggiori ad avere una marcia in più. Chi nasce prima avrebbe un quoziente intellettivo più alto che si abbasserebbe di 1,5 punti ogni nuovo nato.

Lo studio. Per arrivare a queste conclusioni, i ricercatori hanno preso in esame tre studi e un campione di 20.000 persone provenienti da Germania, Stati Uniti e Gran Bretagna. Non sono però riusciti a dare una spiegazione a questa differenza tra figli di una stessa coppia. Fra le ipotesi ci sarebbe il fatto che spesso in casa i più piccoli sono più liberi di fare quello che vogliono. Inoltre, nella maggior parte dei casi, il primogenito ha l’attenzione totale dei genitori, prima della nascita dei fratelli. “Fra le teorie c’è quella che i figli successivi ricevono meno attenzione, mentre il primo figlio è il fulcro dell’interesse di tutta la famiglia, spesso per mesi o per anni”, spiega Julia Roher, ricercatrice dell’Università di Leipzig. Più seguiti e più controllati i ragazzi grandi avrebbero maggiori occasioni di crescita e di imparare cose nuove. Per questo migliorerebbero più in fretta. Ad avvalorare questa tesi, uno studio della Cornell University, che ha calcolato che durante tutta l’infanzia i genitori dedicano in media tra i 20 e i 30 minuti di tempo in più ogni giorno ai primogeniti, rispetto ai fratelli.

Il ruolo di tutor. C’è un’altra possibile ragione che i ricercatori tedeschi definiscono “la funzione di tutoring”. “Il primogenito è una specie di ‘tutor’ dei più piccoli, un insegnante poco più grande di loro – spiega ancora Roher – . Questa funzione ‘di guida’ avrebbe un ruolo importante nello stimolare l’intelligenza del bambino. “Insegnare richiede capacità cognitive. Tutto questo dà un importante input alla loro intelligenza”

L’altro studio. A conclusioni simili era arrivata anche una ricerca dell’Università dell’Illinois, pubblicata ad agosto, che parlava di un punto di quoziente intellettivo in più fra il primogenito e gli altri fratelli. In questo caso gli esperti spiegavano che le differenze emerse dalla ricerca, per quanto statisticamente rilevabili, sono però troppo basse per avere effetti concreti sulla vita delle persone. Le distinzioni su primogeniti e secondogeniti, sarebbero quindi semplici luoghi comuni.

“Chi nasce prima studia di più”. Spesso si tratta di stereotipi e le situazioni variano da caso a caso, da famigliaa famiglia. Non è detto che i fratelli o le sorelle più grandi abbiano sempre un quoziente intellettivo più alto. Anche perché l’intelligenza non è influenzata dall’ordine di nascita. Ma sono molte le ricerche secondo le quali nascere per primo ha dei vantaggi. Uno studio del Institute for Social and Economic Research dell’Università dell’Essex, che ha analizzato oltre 1.500 coppie di fratelli, è arrivato alla conclusione che i primi nati abbiano il 16 per cento di probabilità in più di frequentare l’università rispetto ai fratelli minori.

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