Il suo nome è Daniele De Santis, ha 48 anni, ed è conosciuto da tutti i tifosi giallorossi con il nome di Gastone; è già stato 2 volte in carcere e dunque si tratta di un individuo purtroppo già molto noto anche alle forze dell’ordine.
Come venuto a galla tramite delle ricerche stesso sul web, infatti, prima ancora del drammatico episodio di ieri e di quei colpi esplosi, secondo l’accusa, contro il povero Ciro Esposito, “Gastone” era già finito nel mirino delle forze dell’ordine altre due volte: nel 1994 fu arrestato, e poi assolto, per gli scontro durante Brescia-Roma in cui fu accoltellato il vice questore di polizia Giovanni Selmin e 16 agenti furono feriti gravemente a colpi d’ascia. Nel 1996, invece, furono i ricatti ai danni dell’ex presidente giallorosso Franco Sensi a far tornare di moda il nome di De Santis. Anche allora si arrivò a un arresto.
E tutto questo non basta, perché “Gastone” fu anche l’ultras che impedì, nel 2004, lo svolgimento del derby diffondendo la falsa notizia della morte di un bambino investito da una camionetta della polizia. Anche in questo caso l’ultras giallorosso finì a processo prima di essere assolto insieme ad altri sei tifosi il 25 settembre del 2008.
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