Marco Mucciarelli, laureato in Fisica e professore universitario di Sismologia Applicata presso la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, ha lanciato quest’oggi un allarme che è stato in grado di sconvolgere l’Italia.
Nel suo blog, infatti, ha dichiarato come veritiera l’ultima previsione fatta dal Capo Dipartimento della Protezione Civile, secondo la quale ci potrebbe essere presto un terremoto distruttivo nella zona dello stivale.
L’analisi partirebbe con una semplice conta delle scosse definite catastrofiche, cioè con una magnitudo superiore ai 6.3 gradi. Dal 1100 a oggi se ne sono contati 59, anche se alcuni potrebbero non essere arrivati fino a noi. Prendendo per buono questo dato, significa però che la loro media si aggira su uno ogni 15 anni. E a oggi ne sono passati addirittura 33 dall’ultima violenta scossa registrata: era il 1980 e a tremare fu l’Irpinia. Questo significa che è già passato più del doppio del tempo dell’attuale media e che siamo ormai prossimi al periodo massimo mai intercorso tra scosse di questo tipo, 38 anni tra il sisma dell’Irpinia del 1930 e quello del 1968 del Belice.
Anche se ad oggi, con gli strumenti disponibili non è ancora possibile prevenire con certezza scosse di questo tipo, il professor Mucciarelli, peraltro direttore del Centro Ricerche Sismologiche dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale, ha annunciato che la teoria sopra riportata, secondo i suoi studi, è del tutto vera.
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