Uno studio svolto da un gruppo di neuroscienziati, guidati da Cristina Alberini, professore di Neuroscienze all’università di New York, ha scoperto che è possibile rimuovere dal nostro cervello i brutti ricordi.
Gli esperimenti, sino ad ora tenuti sui topi, hanno rivelato che, attraverso l’uso di particolari farmaci e terapie, è possibile diminuire i brutti ricordi, ovvero quelli che ci legano a traumi dovuti da incidenti, brutti avvenimenti e persino a dipendenze da droghe.
Il nostro cervello, dunque, può essere manipolato a seconda delle nostre esigenze, tenendo conto di ciò che sono le nostre esperienze vissute e il nostro tenore di vita.
Per ora, tutto ciò è ancora in fase di sperimentazione, ma secondo quanto rivelato all’evento “The future of Science“, tenuto a Venezia poche settimane fa, presto questi metodi potranno essere trasmessi anche al corpo umano, permettendoci di ottenere risultati mai visti prima.
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